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Se si smette di guardare il paesaggio come oggetto di attività umana, subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra, né a quello della luce. Si situa ai margini.

[Gilles Clément]

Sono spazi indecisi i luoghi abbandonati, disabitati o dismessi, deantropizzati.

Nonostante la loro attuale condizione di abbandono, raccontano storie, riflesso di un trascorso vitale; ove si intrecciano le vicende economiche, politiche, culturali che ne hanno determinato il decadimento e le micro storie delle persone che in quei luoghi hanno vissuto, lavorato.

Questo intreccio ci pone interrogativi sul passato e sul presente di questi luoghi, ma soprattutto sul nostro presente e futuro.

Gli spazi indecisi sono luoghi sia fisici sia della mente, che subiscono un progressivo disconoscimento del loro valore sociale, storico, ambientale, culturale ed economico.

Dimenticati dall’uomo e dalla società per incuranza, in-cultura o perchè in attesa di un utilizzo migliore, si avviano inevitabilmente al progressivo deterioramente fisico dello spazio e all’oblio urbano.

 

Rappresentano l’inconscio, la parte che si trova sotto alla città viva, della (non sempre) razionale urbanizzazione.

Per estensione sono indecisi tutti i luoghi, le aree, gli spazi su cui manca una visione e un progetto.

Questi frammenti di paesaggio sono elementi peculiari da valorizzare come sistema.

 

SCOPRI GLI SPAZI INDECISI