Palazzo San Giacomo "E muraiòn " di Russi

-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2017/03/IMAG1223-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2017/03/IMAG1224-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2017/03/IMAG1239-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2017/03/IMAG1244-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2017/03/IMAG1214-654x435.jpg
Palazzo San Giacomo
Via Carrarone, Russi (RA)
- ANNO DI COSTRUZIONE: 1600
- TIPOLOGIA: Palazzo storico
- STATO DI CONSERVAZIONE: Sottoutilizzato
L’attuale Palazzo San Giacomo fu costruito per volontà del conte Guido Carlo e del cardinale Cesare Rasponi nella seconda metà del XVII secolo, sulla tenuta di Raffanara.
La costruzione consta di un vasto edificio che, nella facciata, comprese le due torri, misura 84.50m; la torre sinistra quadrata è di 11.50m per lato, quella di destra è di 11.55m per 7.85m. Entrambe avanzano dal corpo principale di 60cm. Nel corpo centrale i piani sono tre, cinque nelle due torri laterali.
Il portone centrale è contornato da bozze di pietra d’Istria, sovrastato da quattro mensole che sostengono il balcone con ringhiera di ferro panciuta. La porta del balcone è adornata di due colonne ioniche di marmo e di due lesene. Sopra l’arco si trovano lo stemma dei Rasponi con due zampe di leone incrociate e sormontate dalla testa del moretto bendato e della corona. La mensola con putto che sostiene il balcone è di epoca rinascimentale e di manifattura dalmata, analoghe mensole sono conservate presso il Museo Nazionale di Ravenna.
Le finestre dei due piani superiori poggiano su di una fascia che unisce i davanzali, quelle del piano terra sono in parte munite di banchine di sasso d’Istria e inferriate di fattura veneziana.
Al centro della facciata dominava un grande timpano barocco con orologio, demolito intorno al 1910; il cornicione è a mensola e sul tetto si alzano sei grandi camini.
La parte posteriore dell’edificio presenta evidenti di demolizioni, fra cui quella di un corpo di circa 22m di lunghezza che si staccava dai due portichetti, che tuttora rimangono, e che era la parte più antica del complesso, anteriore all’acquisto da parte dei Rasponi.
Anche lo scalone nobile, rimosso intorno al 1904, si trovava nella parte demolita dell’edificio.
Nel secondo piano sono murate otto colonnette di marmo con capitelli del cinquecento, derivanti molto probabilmente dal palazzo del Governo di Ravenna. All’interno i soffitti sono tutti a volta a botte o a crociera. La decorazione degli interni costituisce, nonostante le menomazioni subite, forse il più vasto ciclo pittorico che ci sia giunto in Romagna, fra Sei e Settecento, almeno sul fronte della decorazione privata e gentilizia. L’intero piano nobile si presenta ancora oggi affrescato, mentre poco resta delle antiche caminiere a stucco, a parte i fronti rocaille.
Fonte: Comune di Russi