Castello di Zena Complesso di edifici di varie epoche nato come borgo fortificato
Castello di Zena
Zena Bolognese (BO)
- TIPOLOGIA: Altro
- STATO DI CONSERVAZIONE: Rovina
Il castello di Zena è un complesso di edifici risalenti a varie epoche che nasce inizialmente come borgo fortificato situato all’interno dei possedimenti di Matilde di Canossa. Le torri, come le cisterne, le conserve sotterranee e i forni sono elementi architettonici che testimoniano l’originaria funzione militare del castello, che insieme ad altri complessi della zona, tra cui la vicina Torre dell’Erede, formava un unico sistema di fortificazione.
Con il passare degli anni la funzione difensiva del castello viene però progressivamente abbandonata in favore di quella residenziale. Nel XVII secolo, in seguito ad una frana, viene aperto un nuovo accesso all’area, più agevole rispetto allo stretto sentiero originario. Risale a questo periodo il grande portale che consente l’accesso al cortile superiore.
Verso la fine del XIX secolo la famiglia Sassoli dè Bianchi, allora proprietaria, decide di interviene sul complesso con un opera di restauro stilistico. Proprio a quest’opera sono dovute le merlature, le decorazioni in cotto oggi visibili e le bifore con impresso lo stemma gentilizio.
Durante la seconda guerra mondiale, il complesso si trova in prossimità del fronte della linea Gotica. L’insediamento di un comando tedesco e di una prigione all’interno delle mura fa si che il castello venga preso di mira più volte dall’artiglieria alleata. Sempre durante il conflitto viene aperto dagli abitanti del luogo un passaggio alla base della grande torre angolare, utilizzata come rifugio antiaereo. Tale cunicolo consente oggi l’accesso all’area.
Attorno al castello nasce la leggenda di Zena alimentata dal romanzo “La fanciulla di Zena”, ispirato dall’iscrizione su una lapide rinvenuta all’interno del complesso e pubblicato nel 1876.
Alessandro Benazzi
Architetto
Laureato in Architettura con una tesi sulla riqualificazione del Complesso Ospedaliero di Castel San Pietro Terme. Coniuga l'interesse per il recupero degli edifici esistenti e la passione per la fotografia esplorando fabbricati ed aree dismesse.