Colonia Marina Sandro Mussolini (AGIP) La colonia costruita in Romagna per ordine perentorio da Roma

-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2014/04/Sandro-Mussolini_02-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2014/04/Sandro-Mussolini_01-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2014/04/Sandro-Mussolini_03-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2015/04/Alessandro-Costa-colonia-agip-fronte-1-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2015/04/Alessandro-Costa-colonia-agip-fronte-5-654x435.jpg
-
https://www.spaziindecisi.it/wp-content/uploads/2015/04/Alessandro-Costa-colonia-agip-fronte-3-654x435.jpg
Colonia Marina Sandro Mussolini (AGIP)
Viale Giosuè Carducci, 196 Cesenatico FC
- ANNO DI COSTRUZIONE: 1938
- TIPOLOGIA: Colonia
- STATO DI CONSERVAZIONE: Sottoutilizzato
Tags: Totally Riviera
Progettata in cemento armato nel 1937-38 da Giuseppe Vaccaro, il corpo lamellare dei dormitori (5 piani), interamente sollevato su pilastri e parallelo alla costa, determina l’asse organizzativo dell’intera composizione dell’impianto.
Alle due estremità del porticato continuo in modo simmetrico, sono disposti ortogonalmente i corpi bassi dei servizi generali e del personale di custodia e al centro il refettorio e la cucina.
Una notevole abilità progettuale viene dimostrata nella risoluzione dei prospetti del corpo principale, differenziati in ragione della diversa esposizione al sole e in grado di assicurare un’ottima ventilazione naturale dei locali.
(A cura di Rivista Seigradi)
A Cesenatico, alla fine degli anni del consenso e all’apice del regime fascista, l’AGIP, azienda di stato per la ricerca e la distribuzione dei carburanti, decide nella primavera 1937 di costruire una colonia marina per ospitarvi i figli dei propri dipendenti. L’opera “deve” realizzarsi in Romagna, questo è l’ordine perentorio da Roma (Predappio).
Progettata dal bolognese Giuseppe Vaccaro, seguace del francese Le Corbusier. Fu costruita tra l’agosto 1937 e la prima decade del luglio 1938. Trattasi di costruzione all’avanguardia che si impone soprattutto per la ricchezza della fantasia, dove l’architetto bolognese, attraverso una rigida simmetria e senza indulgenze decorative, realizza un’opera che costituisce il suo capolavoro e che è entrata di getto nella storia dell’architettura italiana.
Il principio fondamentale che il progettista si è imposto è stato quello che ai bimbi, in qualsiasi ora della giornata, non deve mai mancare la visione del mare: in camerata, per le scale, in refettorio, sotto gli ampi porticati, nelle aule di lettura e scrittura, nel piazzale di gaia per la cerimonia dell’alza e ammaina bandiera, fino ai riflessi della luna sul mare nell‘addormentarsi.
La colonia (che attualmente ospita i soggiorni estivi dei dipendenti E.N.I.) è ritenuta edificio d’interesse storico ed è tutelata dalla Soprintendenza per i beni architettonici.
(A cura di Alessandro Costa)