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Colonia di Castel Raniero Dove durante la guerra i soldati al fronte andavano a prendere il caffè.

Colonia di Castel Raniero

Via Rinaldini 2, Castel Raniero RA
ARCHITETTO: Ing. Giovanni Antenore
  • ANNO DI COSTRUZIONE: 1930
  • TIPOLOGIA: Colonia
  • STATO DI CONSERVAZIONE: Abbandonato

Tags: Totally Terrae

La Colonia di Castel Raniero e il suo parco hanno un valore ambientale e architettonico impareggiabile: l’edificio in stile Liberty sorge infatti in mezzo a un’area di enorme pregio paesaggistico.

Fino agli  anni Ottanta è stata usata per i fini per i quali è stata costruita nel 1930, quando furono terminati i lavori di quello che il Comune di Faenza volle come luogo dedicato all’infanzia e agli orfani di guerra. Il fabbricato si presenta come una grande villa signorile in mattoni a vista ed esprime un tardo e semplificato stile Liberty. La suggestiva torretta colonnata rappresenta il punto di riferimento di tutta l’area e caratterizza lo skyline di Castel Raniero assieme ai famosissimi pini posti sul crinale.

Gestita da vari enti, prima dal Comitato per gli ospizi Marini, poi dall’Ente Ospizi Marini e Montani (successivamente incorporato all’Opera Pia Elemosiniera), attualmente fa parte del patrimonio immobiliare dell’ASP Prendersi Cura. Per un breve periodo, nel 1944, venne utilizzata come Ospedale di Faenza.

Molti cittadini faentini hanno trascorso le estati nella Colonia, utilizzata negli ultimi anni di attività come centro ricreativo, e ne conservano un ricordo particolarmente affettuoso e positivo.
Vale la pena ricordare che, negli anni ’80, l’evento che diede inizio alla manifestazione “Rock Verde” in favore dell’ambiente, fu un concerto (che molti definiscono epocale) degli allora giovanissimi Litfiba, organizzato proprio nell’area della Colonia di Castel Raniero, con il bellissimo panorama di Faenza a fare da cornice.

La Colonia e le sue pertinenze sono soggette a vincoli di diversa natura, in primis quello idrogeologico conseguente alla fragilità geologica e morfologica dell’ecosistema, reso evidente anche dalla tipologia e dalla quantità di dissesti presenti nelle strade asfaltate.
E’ presente il vincolo della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici, che definisce l’immobile come di particolare interesse documentario e obbliga ad interventi di restauro scientifico in cui viene specificato che “… dovrà essere salvaguardata la valenza monumentale/celebrativa dell’immobile e della relativa area della Colonia di Castel Raniero e il connesso vincolo di restauro scientifico del fabbricato stesso”.