Asilo Santarelli L'ultima sede di quello che fu il primo asilo infantile laico nato a Forlì dopo l'unificazione d'Italia.

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Asilo Santarelli
Via Caterina Sforza, 45 Forlì (FC)
- ANNO DI COSTRUZIONE: 1937
- TIPOLOGIA: Scuola
- STATO DI CONSERVAZIONE: Abbandonato
Tags: Do.Ve., Totally Terrae
L’edificio fu solennemente inaugurato dalle visite di Rachele Mussolini nel novembre 1937 e della Regina d’Italia Elena, nell’ottobre 1938.
Il complesso progettato dall’ingegnere G. Savini è articolato in tre blocchi che avvolgono una corte interna, chiusa sul quarto lato da un basso portico ad archi che protegge i tre ingressi, da cui si può accedere alle principali attività didattiche e ricreative.
Le aule sono esposte a sud est per poter ricevere il sole del mattino, e sono in diretto contatto con il giardino, mentre i due grandi blocchi dei servizi si presentano congeniati in maniera totalmente diversa: esposto a nord ovest e coperto da una possente e misurata struttura a padiglioni, il grande cubo contiene al piano rialzato il refettorio, con pareti rivestite di lastre di marmo bianco di Carrara, e la Cappella.
In contrapposizione, e parallelo a Via Valverde, un grande parallelepipedo con una testata arrotondata sul fronte principale,ospita il ricreatorio.
Il nuovo edificio scolastico sorse sull’area occupata dalla vecchia sede dell’asilo infantile, l’ex convento dei frati minori di Santa Maria in Valverde, che venne demolito perché giudicato non più adeguato sotto il profilo funzionale e igienico. Per la progettazione dell’edificio fu indetto un concorso, vinto dall’ingegnere Guido Savini, la cui proposta venne scelta direttamente da Benito Mussolini. L’importanza attribuita all’istituto è ulteriormente testimoniata dal rilievo che ebbe la sua inaugurazione, avvenuta due volte, prima alla presenza di Rachele Mussolini e poi alla presenza della regina d’Italia Elena.
Le aule e la cappella furono decorati con pitture murali da Francesco Olivucci, artista forlivese cui furono affidati altri importanti incarichi in città, tra cui la decorazione della casa O.N.B. di via dei Mille e del Palazzo del Governo.
L’edificio è organizzato intorno ad una corte, racchiusa su tre lati dagli edifici e conclusa da un portico a T che conduce all’ingresso principale e ai due secondari dell’istituto. Le diverse componenti funzionali sono articolate in tre blocchi disposti in modo asimmetrico, differenziati formalmente e dotati di entrate indipendenti: il grande refettorio è racchiuso in un massiccio parallelepipedo, che sporge oltre il portico della corte, mentre le aule sono disposte a L e orientate a sud-est, in modo da affacciare sul giardino che circonda l’edificio e avere la massima illuminazione naturale. Il ricreatorio occupa invece un corpo di forma allungata, che si conclude con una testata semicircolare, aggettante oltre il portico, ed è coronato da una pensilina che corre lungo tutto il perimetro del tetto piano, praticabile come terrazza.
Anche il trattamento delle facciate dei tre blocchi è differenziato dall’alternanza dei materiali, degli elementi decorativi e della distribuzione e forma delle aperture, con un repertorio che pur nella sua essenzialità crea un effetto di notevole varietà.
L’intonaco si alterna infatti al paramento di mattoni a vista secondo un disegno differente per ogni volume, mentre gli archi e le finestre del pianterreno sono sottolineati da semplici cornici chiare. I prospetti del ricreatorio sono scanditi da elementi verticali concavi, sorta di semicolonne in negativo, e le finestre sono sormontate da oculi, cui si aggiunge, nella testata, un elemento sporgente a mensola semicircolare. Anche all’interno dell’edificio c’è grande cura nell’utilizzo dei materiali, le aperture sono infatti inquadrate da inserti e specchiature di marmo di diverso colore, materiale nobile che crea raffinati giochi cromatici.
(Fonte: emiliaromagna.beniculturali.it)
Foto Filippo Venturi
Foto Filippo Venturi
Foto Filippo Venturi
Scopri l’opera di Alice Cesari inquadrando con il tuo dispositivo mobile il QR code del progetto IN LOCO che trovi nelle vicinanze dell’asilo.